“Avevo quattordici anni quando, sotto la guida di Monsieur Loyal, mio maestro di apprendistato a Parigi, fui introdotto all’importantissima arte del tourier, che è l’addetto a preparare, stendere e dar forma agli impasti. Giorno dopo giorno, dalle 4 di mattina, per sei giorni alla settimana, partivo alla scoperta di questo mondo straordinario che continua ad affascinarmi ancora oggi.”
Questo è l’incipit con cui inizia il libro di Michel Roux “Frolla&Sfoglia” che ospito nella mia biblioteca culinaria. Un libro fondamentale per chi ama gli impasti.
Gli impasti hanno un che di misterioso ed affascinante, ogni volta che mescolando, burro, farina, zucchero si ottiene quella pasta giallina penso che sia un evento affascinante. Vedere come l’umidità, la temperatura, influenzi questo processo è incredibile.
Mi piace preparare i biscotti, mi piace tanto tanto.
Per farvi capire quanto io gli adori, quando entro in una pasticceria, tutti sono attratti dalle bellissime torte con frutta e creme, io invece guardo i biscotti.
Quando ero piccola e giocavo con le Barbie preparavo loro il thè e i biscotti per merenda.
Per me la merenda è ancora oggi thè e biscotti.
Ora però rimbocchiamoci le maniche…
Uno degli abbinamenti che mi piace molto sono carote e nocciole, ma questa volta invece del solito classico biscotto al burro ho pensato di proporlo nella versione con olio di riso…chissà come verrà !!!
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo di cottura circa 20 minuti
Ingredienti
150 g di farina tipo 1
40 g di farina di nocciole
100 g di farina di carote
40 gr di carote tritate
85 gr di olio di riso
20 gr di latte di riso
100 g di zucchero a velo
2 tuorli (40 g)
2 g di sale fino iodato
scorza grattugiata di mezzo limone
scorza grattugiata di mezza arancia
Preparazione
In un contenitore aggiungere farina tipo 1, farina di carote, farina di nocciole, sale, scorza di arancia e limone mescolare il tutto, aggiungere a filo l’olio di riso cominciando ad impastare con una forchetta. Oppure mettete tutto nella planetaria ed incorporate l’olio sempre a filo.
Aggiungere i tuorli e la carota grattugiata finissima, versare lo zucchero a velo e finire di amalgamare l’impasto.
Lascio riposare in contenitore ermetico in frigorifero per almeno sei ore.
Prendere l’impasto dal frigo stenderlo su un foglio di carta da forno.
Con uno stampino formare dei cerchi oppure date ai biscotti la forma che più vi piace.
Mettere il tutto in frigo per almeno mezz’ora.
Nel frattempo accendere il forno a 170°.
Prendere i biscotti dal frigorifero ed infornarli fino a quando saranno leggermente dorati.
Questa ricetta è stata pubblicata anche su sito di Spadellandia nella sezione Blog Stellati
Bellissimi questi tuoi biscotti, proprio buoni!
Un abbraccio
Grazie Lisa, sono tra i miei preferiti. Un abbraccio a presto
Ciao Erica! Non conoscevo la farina di carote, ora la voglio trovare assolutamente perché l'idea della carota dei biscotti mi stuzzica un sacco. Mi piacciono i sapori di questo biscotto, così come il suo aspetto "grezzo" (nel senso positivo del termine). Bellissima proposta, complimenti!! 🙂
Ciao cara, è stata una scoperta anche per me la farina di carote, questi sono tra i miei biscotti preferiti, anche se io a dire il vero amo tutti i tipi di biscotto. Provali sono molto particolari.
P.S. "Grezzo" è il termine perfetto, ed è l'effetto che volevo ottenere.
Ciao alla prossima
Erica
Erica!! Anche io vado subito a vedere o biscotti, molto più che le torte.. è vero amore! 😀
Sono curiosissima della farina di carote, ma dove si trova? E non ho nemmeno mai provato l'olio di riso. Sono sapori che insieme mi piacciono molto, per non parlare delle nocciole.. bella proposta! 🙂
Ciao Alice cara, l'olio di riso lo uso praticamente in quasi tutti i dolci secchi che faccio. Trovo che sia molto leggero e non copra per niente i sapori. Ma lo uso anche spesso nelle preparazioni salate, provalo poi mi dirai cosa ne pensi. Ciao ciao alla prossima
Un abbraccio Erica
Anche a me piace il termine grezzo, in cucina- perchè è sinonimo di genuino e buono. esattamente come lo sono questi biscotti, che nascono comunque da un impasto "pensato", con una scelta accurata e attenta degli ingredienti (un plus per il latte di riso) e una esecuzione impeccabile. Brava, brava, brava!
Grazie Alessandra, ho voluto fare un passo avanti, osare un po' di più e mettermi in gioco, a volte va bene a volte no, l'importante è provarci. Ciao alla prossima. Erica