I canederli sono un tipico piatto del Trentino Alto Adige, regione che senza ombra di dubbio dal punto di vista culinario ha molto da insegnare, parliamo di una cucina tipica, ma soprattutto legata ai prodotti del territorio.
Quando parliamo di montagna, il Trentino Alto Adige è una tra le regioni che subito viene alla mente, vuoi per le sue vallate, per le sue montagne che nel periodo invernale regalano paesaggi mozzafiato, vuoi perché ci lega i mercatini di Natale oppure per le escursioni in mezzo ai boschi, ma a me ricorda i pranzi goderecci in ottima compagnia nelle baite o nei rifugi.
Diciamoci la verità, o meglio siate sinceri… quale miglior pace dei sensi se non sedersi a tavola in una baita o in un rifugio e mangiare un piatto di canederli? Concorderete con me che non c’è miglior pranzo o cena!!!
La mia ricetta è un perfetto sposalizio tra due regioni confinanti, il Veneto ed il Trentino Alto Adige. Ho utilizzato verdure del mio orto e prodotti della mia zona in abbinata a prodotti tipici come il formaggio Vézzena Stravecchio, il pane con la Segale e le bacche di ginepro.
Ingredienti per circa 16 canederli:
220 g di verza lessata;
1/2 spicchio di aglio;
1 cipollotto;
200 g di pane raffermo con la segale;
150 ml di latte intero;
50 g di prosciutto crudo di Montagnana a fettine sottili;
40 g di Vézzena stravecchio grattugiato;
2 cucchiai di farina tipo “0”;
3 cucchiai di pane grattugiato;
2 uova (per me di gallina razza padovana).
Per il brodo vegetale:
acqua di cottura delle verze;
8/10 bacche di ginepro;
1 carota;
1 costa di sedano;
1 cipollotto;
Procedimento:
Lavate e mondate le verze, portate ad ebollizione in una capiente pentola dell’acqua leggermente salata.
A bollore raggiunto, cuocete per circa 10 minuti le foglie di verza. Scolatele e strizzatele per bene. Sminuzzatele ed adagiatele in una ciotola.
Tagliate il pane con la segale raffermo a dadini e mettetelo in una piccola terrina con il latte.
Tritate finemente lo spicchio d’aglio ed il cipollotto. In una padella antiaderente mettete un filo d’olio, l’aglio, il cipollotto e le verze sminuzzate. Fate insaporire. Salate e pepate, ponendo attenzione a non esagerare. Riponete in una terrina e lasciate raffreddare.
Strizzate il pane dal latte. Adagiatelo in una terrina con le verze stufate, il crudo di Montagnana tagliato finemente, il formaggio Vézzena stravecchio grattugiato, l’uovo, la farina ed il pane grattugiato.
Mescolate molto bene. Se fosse necessario modificate le dosi di farina e pane grattugiato.
Vi consiglio di inserire tali ingredienti poco alla volta.
Con le mani formate dei canederli di medie dimensioni ed adagiateli in un vassoio. Coprite con la pellicola e lasciateli riposare in frigo per almeno 2 ore.
Nel frattempo preparate il brodo.
Tenete l’acqua in cui avete lessato le verze, aggiungete le bacche di ginepro, la carota tagliata a pezzi grossolani, la costa di sedano ed il cipollotto. Fate bollire per circa 20-30 minuti a fuoco basso.
Filtrate il brodo e cuocete i canederli per circa 15 minuti.
Serviteli nel brodo di cottura e decorate con dell’erba cipollina tagliata finemente.
Con questa ricetta partecipo al contest di AIFB, “E tu di che canederlo sei?”
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Bellissimi e sicuramente molto buoni.. verze del tuo orto vero?
Ciao Paola, verze ed aglio sono i frutti del mio orticello mentre le uova me le hanno “regalate” le mie gallinelle dopo il riposo invernale… 😉 Un Super abbraccio.
Sei una privilegiata! Chissà che buoni questi canederli con gli ingredienti autoprodotti!
Che bontà Marianna, quando mi inviti? Me ne lasci un piattino senza prosciutto vero? Un grande abbraccio e complimenti per questa bontà
Anche i tuoi Canederli non sherzano affatto! E raccontano dei sapori delle valli trentine che io adoro .. non conosco il vezzena e la prossima volta che vengo su, tocca lui! Complimenti e alla prossima 🙂