Eccoci oggi a parlare della tavola di Natale, una mise en place elegante nelle tonalità del bianco e dell’oro.
Continuiamo con il nuovo Master dell’Mtc, un Master di tutto rispetto nato da un’idea di Flavia Galasso e dall’infaticabile Alessandra.
Due donne splendide che mi hanno dato la possibilità di crescere anche sotto l’aspetto del Galateo e dell’arte del ricevere, argomenti che mi hanno sempre affascinata molto.
Flavia, maestra instancabile, donna dalle mille risorse, dalle parole giuste al momento giusto, proprio quando lo sconforto si faceva avanti. Diana Monaco la sua spalla destra.
Caterina Reviglio Sonnino, esperta nell’arte del ricevere, ha collaborato con le grandi Maison francesi come Hermès, Bernardaud e Saint Louis. Approdata ora nell’editoria con due pubblicazioni, “Madame est servie” e “Le atmosfere di Madame est servie”.
La paletta colori era già impressa nella mia mente, le idee erano chiare. Forse i colori possono sembrare scontati, ma per me non lo sono.
Elena è nata a giugno e a Natale aveva 6 mesi, era una bambolina. Ora è una bambina di 10 anni, con un caratterino tutto suo. La vestii ton sur ton. Vestito in velluto bianco, calze in caldo cotone bianche, ballerine dorate, cardigan in lana bianca con disegni beige chiaro, una fascia in testa nelle stesse nuances. Seduta sul seggiolone, vicino al nonno Erasmo. Era la sua gioia più grande e forza di vita.
Da quell’anno in poi, ogni Natale il colore di questa festa è l’oro. Sono molto tradizionalista, basti pensare che l’albero ha le stesse decorazioni di sempre, dove ogni anno se ne aggiungono di nuove per ricordare il passato ed il presente.
Come dress code in questo invito ho messo “Un tocco di magia”.
Ognuno di noi dentro ce l’ha, molte volte è solo nascosta. Magia intesa come senso di condivisione, di gioia, di felicità. Magia non necessariamente data dai figli, la magia è dentro anche a chi non può averli o decide di non averli. Il giorno di Natale la tua presenza può essere Magia…
Ecco a voi l’invito.
Questo il menù pensato per il pranzo di Natale.
Andiamo nei dettagli della preparazione della mise en place.
Tassativamente mollettone tra tavolo e tovaglia.
Io ho usato una tovaglia bianca damascata con la caduta di 30 cm.
Sottopiatto bianco con bordo dorato.
Servizio piatti rigorosamente bianco, leggermente moderno nella forma.
Posate in acciaio.
Bicchieri in vetro sottile.
Il tovagliolo posizionato alla sinistra ripiegato su se stesso avvolto da un nastro dorato.
Per quanto riguarda il centrotavola, ho scelto una zuppiera bianca, con relativo vassoio alla quale ho aggiunto una composizione floreale
Ho messo della spugna verde per fiori freschi in ammollo in acqua fredda. Una volta affondata significa che è ben inzuppata d’acqua ed è pronta per essere modellata all’interno della zuppiera.
Ho raccolto dell’edera dal muro di casa della mia vicina. Ho creato con essa un cerchio fermandolo con del ferro e della guttaperca. Ho tagliato in senso obliquo il gambo alle rose, lasciandone circa 7-8 cm. Ho posizionato il cerchio di edera sulla zuppiera ed ho aggiunto le rose bianche, varietà Avalanche. Infine ho disposto tra l’edera dei ciuffetti di Gypsophila dorata, per richiamare il colore del tema scelto.
Mi sono avvalsa dell’aiuto e della supervisione di mio papà.
Per quanto concerne il dress code, fisico permettendo, da padrona di casa indosserei questo vestito:
Un vestito bianco, morbido con una cintura legata morbida al fianco in beige e scarpe color oro.
Se fossi invitata ad un pranzo dove si chiede un tocco di magia al dress code mi vestirei così:
Spero che anche questa mise en place sia stata di vostro gradimento. A domani.
Marianna