Ed eccoci all’ultimo appuntamento con il nuovo Master dell’Mtc, un Master che mi ha dato moltissimo in questi giorni, grazie all’idea di Flavia Galasso e dell’infaticabile Alessandra.
Flavia, maestra instancabile, donna dalle mille risorse, dalle parole giuste al momento giusto, proprio quando lo sconforto si faceva avanti. Diana Monaco la sua spalla destra.
Caterina Reviglio Sonnino, esperta nell’arte del ricevere, ha collaborato con le grandi Maison francesi come Hermès, Bernardaud e Saint Louis. Approdata ora nell’editoria con due pubblicazioni, “Madame est servie” e “Le atmosfere di Madame est servie”.
Sarò sincera, come in realtà sono sempre. Non ho mai amato trascorrere l’ultimo giorno dell’anno tra feste, danze e simili. Non fa per me e non è da me. Fin da ragazzina, con le amiche più care, ci si ritrovava a cena a casa di una di noi, tra chiacchere e gossip adolescenziali la serata passava, a noi piaceva così. Vuoi perchè Vighizzolo d’Este è un paesello di campagna e certamente i nostri genitori non avevano poi così tanta voglia di portarci in giro a feste, vuoi perchè la nebbia ha sempre limitato gli spostamenti all’essenziale.
Crescendo le cose non sono cambiate molto o forse si…
Ora si trascorre il veglione in compagnia ed allegria, a cena dove non si sa mai a che ora inizia e tanto meno a che ora si finisce. So solo che ci si alza a fatica… Il tutto accompagnato da giochi per la gioia dei bambini… a volte anche dei grandi. Tra risate e spensieratezza, con la compagnia dei famigliari e degli amici più cari resta senza ombra di dubbio quello che amo di più.
Altra puntualizzazione. Sono cresciuta sotto l’ala protettrice di nonna Ada, ad ogni pranzo o cena il cibo doveva abbondare, l’ospite non doveva mai tornare a casa “con la fame”, sarebbe stata un’eresia. L’ospite doveva andare a casa con pietanze preparate appositamente in abbondanza.
Siamo sempre stata una famiglia abbastanza numerosa, pertanto non ho vassoi piccoli, non sono presenti nelle mie credenze. Solo grandi, come potete vedere dal tavolo del buffet.
Qui l’invito per gli ospiti ed a seguire il menù.
I colori dell’invito e del menù richiamano il bianco ed il blu del centro tavola broccante utilizzato. Che non sono altro che una brocca ed un vassoio dei vecchi tempi, quelli dei miei ricordi più belli.
Mollettone bianco tra tavola e tovaglie.
Tovaglie in tessuto damascato bianco, disposte in modo molto morbido. Qui ne ho utilizzate ben quattro.
Piatti bianchi con bordo blu.
Bicchieri appoggiati in vassoi di acciaio.
I tovaglioli sono arrotolati su se stessi ed adagiati sopra ad un piatto.
Per un servizio a buffet vi consiglio di predisporre in abbondanza tovaglioli e bicchieri.
Avere dei tavolini di appoggio. Possono essere utilizzati anche parti della cucina, ben sistemata ed addobbata con le stesse decorazioni del tavolo, oppure anche dei mobili del salotto.
Ogni ospite deve avere un posto a sedere.
Per quanto riguarda il dress code, voglio esagerare… concedetemelo almeno per questa occasione…
Ho scelto una abito lungo rosso, scarpe e pochette dorata con in abbinata una parure composta da collana, orecchini e bracciale con zaffiri blu.
Ringrazio nuovamente Flavia, Alessandra, Caterina e Diana per tutto il sostegno, aiuto e dedizione che ci hanno donato in questo Master.
Ringrazio tutte le compagne di Master, per la complicità e le risate che mi hanno regalato.
Marianna