Oggi per il Calendario del Cibo Italiano AIFB si festeggia la giornata di Pellegrino Artusi, ambasciatrice Maria Greco Naccarato, leggete qui il suo post.
Anch’ io ho voluto partecipare a questa giornato in onore del padre della cucina italiana.
“L’Artusi ci ha aperto la strada per conoscere noi stessi e la nostra nazione, un cucchiaio alla volta. Ora tocca a noi prendere in mano il nostro futuro culinario. Basta aprire il libro: approfonditelo e lo scoprirete ancora pieno di sorprese.”
Massimo Bottura, ristampa anastatica prima edizione, Giunti 2011
Ma perchè Pellegrino Artusi è così importante ?
Con il suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” costituì un vero e proprio spartiacque nella cultura gastronomica dell’epoca.
All’Artusi va il merito di aver dato dignità a quel “mosaico” di tradizioni regionali, di averlo per la prima volta pienamente valorizzato ai fini di una tradizione gastronomica “nazionale”.
Leggete la sua storia qui.
Tra le tantissime ricette di Pellegrino Artusi ho scelto la crema fritta ricetta n. 214, perchè direte, semplicemente perchè è legata alla mia infanzia in campagna dalla nonna.
Come spesso succedeva ai bambini della mia generazione fine anni ’70 – ’80 che avevano entrambi i genitori che lavoravano e nessuno a casa che li guardasse, all’epoca non esistevano le ludoteche, erano i nonni a dover badare ai nipoti. Io e mia sorella avevamo la fortuna di avere tutti 4 i nonni ancora giovani e pimpanti e quindi ci dividevamo tra la nonna cittadina e quella della campagna.
Mia sorella ha sempre preferito la nonna cittadina io invece andavo dalla nonna in campagna.
La mia giornata passava tra l’orto con la bisnonna, in cucina con la nonna, lungo l’argine del canale con il nonno per segare l’erba per i conigli e ogn tanto pescare.
Poi avevo le mie bambole alle quali ogni pomeriggio preparavo il thè sotto il grade Caco in giardino.
Apparecchiavo la tavola, tazzine, piattini, teiera, e immancabili i dolcetti.
Credo che questa sia stato il mio primo approccio alla cucina, voler preparare i biscotti per il thè delle mie bambole, avevo 4 anni.
Mia nonna che era una bravissima cuoca, mi chiamava quando doveva cucinare qualcosa di semplice, così mi faceva aiutare.
La crema fritta è il primo ricordo che ho, mi vedo vicino alla nonna inginocchiata sopra ad una sedia che mescolavo la crema mentre la nonna aggiungeva gli ingredienti.
La cuoceva poi in pentola, la stendeva perchè si raffreddasse, la tagliava a rombi e poi toccava a me intingerla nell’uovo e poi nel pane grattuggiato, infine la friggevva.
Che soddisfazione vederla dorata, ne prendevo un pezzo e spezzandola con le mani la offrivo alle mie bambole e ne mangiavo anch’io naturalmente.
Ecco questo episodio si ripeteva quasi tutti i giorni, la crema fritta era la mia merenda per tutti i mesi estivi in cui stavo da nonna.
Quindi per me è stato innevitabile scegliere questa preparazione tra le molte contenuto nel libro di Pellegrino Artusi.
Ingredienti
100 gr amido di mais
30 gr di zucchero
20 grammi di burro
4 dl di latte
2 uova intere
mezzo cucchiaino di scorzette di limone
una presa di sale
Procedimento
Lavorare le uova con lo zucchero, poi aggiungere l’amido, la scorza di limone grattuggiata, il latte versare a poco a poco il latte continuando sempre a mescolare bene, per ultimo il burro.
Mettere il composto sul fuoco e far rapprendere la crema sempre mescolandola. Quando sarà condensata stenderla su una teglia con uno spessore di circa 1 dito, far raffreddare il composto.
Tagliare poi a rombi, impanare i pezzi prima nell’uovo e poi nel pane, friggere il tutto nel lardo o nell’olio fino a doratura.
Servire caldi.
Fonti:
http://www.pellegrinoartusi.it/pellegrino-artusi/
Che bello il tuo ricordo d'infanzia! I nonni insegnano molto e lasciamo sempre ricordi bellissimi!
Ciao Cristina, hai perfettamente ragione, a questo ricordo sono particolarmente affezionata. Ciao grazie alla prossima
Ma che bello pensare ai tempi trasorsi con i nonni, non ho tantissimi ricordi con loro perchè abitavamo lontani, ma quelli che ho li tengo strettissimi nel cuore…e hai scelto una ricetta che per me è pura tradzione della mia terra..l'Emilia Romagna…. e la crema fritta….beh… grazie per avermi fatto ricordare alcuni momenti passati con i miei nonni…e con le nonne la maggior parte dei ricordi sono nelle loro cucine!
Eh si Flavia, la fortuna di crecere con i nonni vicini è impagabile. Concordo con te i ricordi legati alle nonne sono all'interno delle loro cucine. Sono molto legata all'Emilia Romagna, ho una zia romagnola acquisita a cui sono molto affezionata. Grazie infinite alla prossima, ciao Erica.