Asparagi Igp di Badoere e la festa dei Germogli di Primavera
Una cosa è certa quando cominciano a vedersi gli asparagi allora è arrivata la primavera.
Mai come quest’anno però la stagione così anomala ha fatto si che gli asparagi spuntassero tutti nel giro di pochi giorni così da costringere le aziende di Badoere ad un lavoro straordinario.
La mia giornata nel parco del GiraSile alla scoperta dell’Asparago Igp di Badoere
Mi piace girovagare in bicicletta per le campagne della mia regione, la bici permette di fermarsi e sbirciare qua e là.
Ma procediamo con ordine.
Ovviamente aspetto Paola ormai siamo sorelle mancate ed inseparabili, un po’ come gli asparagi e le uova…anche lei ama scrivere e girovagare per le nostra terra per raccontare storie di cibo e di artigiani.
Leggete il suo pezzo: Festa dei Germogli di Primavera : nelle terre degli asparagi di Badoere Igp
Comincio col dire che la Festa dei germogli di Primavera apre la stagione degli Asparagi e cade tra la festa del 25 Aprile e quella del primo Maggio e si tiene a Badoere di Morgagno sulla splendida Rotonda di Badoere.
L’asparago cresce in queste terre da secoli, ma è solo nel dopo guerra che la produzione di questo ortaggio ha iniziato ad assumere una notevole importanza.
Nel 2010 gli asparagi prodotti in queste zone ricevettero il riconoscimento I.G.P da parte dell’Unione Europea.
Asparago Igp di Badoere
Oggi la produzione degli Asparagi Igp di Badoere risponde ad un rigoroso disciplinare che ne garantisce le caratteristiche distintive.
L‘area di produzione dell’Igp è rigorosamente delimitata nei territori delle province di Treviso, Padova e Venezia.
Ph. http://www.asparagodibadoere.it/html/territorio.html
Precisamente nei comuni di: Morgano, Mogliano Veneto, Quinto di Treviso, Zero Branco, Vedelago, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Paese, Preganziol, Treviso, Resana, Piombino Dese, Trebaseleghe e Scorzè.
Ph. http://www.asparagodibadoere.it
Territorio di Produzione
ll territorio interessato dalla produzione dell’asparago di Badoere Igp è un succedersi di oasi naturalistiche, dimore medioevali, mulini cinquecenteschi, ville venete, incantevoli scorci che si presentano al turista uniti all’ospitalità e alla bontà dei prodotti della terra, primi fra tutti l’Asparago di Badoere e il Radicchio rosso di Treviso.
Il percorso abbraccia tre Province: Treviso, Padova e Venezia e segue il tracciato del fiume Sile, idealmente dalle sue sorgenti (al confine tra le Province di Padova e Treviso) fino alla città di Treviso e oltre. Si tratta di un’area dalla forte valenza ambientale e storico-culturale, il cui elemento centrale può essere identificato con l’acqua.
Tutta l’area è legata ad un’antica tradizione rurale, con i tanti borghi che hanno saputo conservare non solo un’agricoltura di alto livello, ma anche preziose testimonianze artistiche e naturalistiche.
“Un territorio da assaggiare” tra acque arte e natura.
Il Fiume Sile e la Rotonda di Badoere
Il Sile è il più lungo fiume di risorgiva d’Europa. Novantacinque chilometri di ambienti diversissimi tra loro.
Per difendere questa tipicità è stato deciso di istituire un parco a partire dall’area delle risorgive.
Quest’area, pur avendo subito diverse alterazioni nel corso dei secoli, comprende una serie di elementi tali, ( fontanili, laghetti, aree paludose e torbose, unite da una fitta rete di piccoli corsi d’acqua) da rendere assolutamente unica l’intera zona.
Un po’ di Storia
Con l’incremento dell’agricoltura e dell’allevamento si rese necessaria l’istituzione di una sede permanente di mercato autorizzato dalla Serenissima Repubblica nel 1689 ad Angelo Badoer.
Per ospitare degnamente il mercato, i Badoer che possedevano terre e beni a Morgano, costruirono nella località detta Zeruol di Sopra la Rotonda di Badoere.
Il mercato si svolgeva il lunedì e divenne ben presto famoso ed apprezzato nel circondario.
Oggi la Rotonda di Badoere fa da sfondo a varie manifestazioni di carattere locale e culturale.
Un grande lavoro è stato fatto con il progetto GiraSile, una ciclovia che va dalle risorgive alla Laguna di Venezia.
Nel tratto compreso tra Badoere e Quinto di Treviso si apre ai nostri occhi l’oasi naturalistica di Cevara a Santa Cristiana di Quinto di Treviso. La vicina Palude del Barbasso, è considerata una delle zone umide più importanti del Parco.
Un fascino particolare assumono i mulini di Quinto di Treviso che presto faranno parte di un itinerario tematico, ” La Via dei Mulini“.
Fermarsi a guardare le bolle che l’acqua di risorgiva forma…è uno spettacolo affascinante che ci immerge completamente nella natura.
Il Fiume Silenzioso
A pochi centinaia di metri da queste bolle, si apre il fiume Sile chiamato anche “Fiume del Silenzio” un fiume unico in Italia perché nasce o sarebbe meglio dire “affiora in mille polle” che qui chiamano “fontanassi” dal cuore della terra e non da una catena montuosa.
E’ una gita affascinante da fare con amici e parenti, si porterà a casa un’esperienza unica nel suo genere.
Ma così tanto movimento mette appetito, e quindi una tappa alla sagra dell’asparago è meta obbligata.
Mi piacciono le sagre perché si possono mangiare i piatti di una volta, come poter dire di no alla fonduta di asparagi e al risotto con asparagi ?
Non si può e quindi si fa un giro nelle cucine per vedere il grossissimo lavoro che sta dietro ad una sagra fatta tutta e solo di volontari, che amano il proprio paese e i propri prodotti.
Fateci un salto il prossimo anno
Ma non dimentichiamoci che siamo qui per scoprire gli asparagi.
Ci dirigiamo quindi con con il Presidente del Consorzio dell’Asparago di Badoere, sig. Aronne, in una delle otto aziende agricole certificate.
Azienda Agricola Benvenuto Fantin ci parla degli Asparagi Igp di Badoere
Quando sei piccolo è quasi un gioco scoprire come fa un rabdomante a capire quanti germogli nasconde la terra.
E’ un lavoro che sviluppa la sensorialità. Le persone ipovedenti sarebbero avvantaggiate in quanto capaci di percepire oltre la vista”
Il sig. Fantin ha cominciato a raccogliere asparagi con il nonna a 10 anni.
Ora la sua azienda produce:
Asparagi Bianchi, una delle due varietà tutelate dal Consorzio, sono frutto della cura dell’uomo che li mette al riparo dalla luce.
Vengono ricoperti da una collinetta di terra e da un telo che li protegge dai raggi solari fino al momento della raccolta. Scopriamo insieme come si raccolgono.
Asparagi verdi invece crescono alla luce. E’ l’azione della fotosintesi che li colora dando loro quel sapore marcato dal gusto dolciastro.
Ovviamente non ci sono feste e orari qui è la natura che comanda sull’uomo com’è giusto che sia
Ora non resta che portare a casa l’asparago verde e quello bianco e perderci in un viaggio di sapori e sensazioni.
Gli asparagi si abbinano bene ad alimenti a base di latte, quindi burro, Parmigiano-Reggiano, creano un contrasto perfette che enfatizzano le note dolci di questa verdura. Altri elementi che ben si abbinano creando una piacevole armonia sono cibi che hanno delle note sulfuree, come uova, crostacei e aglio. L’asparago bianco e delicato e dolce, mentre quello verde è leggermente piccante con uno spiccato sentore di noce.
Un’ultima cosa, gli asparagi non hanno tutti lo stesso sapore, quindi assaggiateli.
Grazie per l’ospitalità alla Pro Loco di Morgano, alla Festa dei Germogli di Primavera e Al Consorzio dell’Asparago Igp di Badoere
Alla prossima gita
Photo e Testi Erica Zampieri