Sono felice come una bambina che scarta il regalo trovato sotto l’albero di Natale.
Ho il piacere di presentarvi il nuovo Master dell’Mtc, un Master di tutto rispetto nato da un’idea di Flavia Galasso e dall’infaticabile Alessandra.
Due donne splendide che mi hanno dato la possibilità di crescere anche sotto l’aspetto del Galateo e dell’arte del ricevere, argomenti che mi hanno sempre affascinata molto.
Flavia, maestra instancabile, donna dalle mille risorse, dalle parole giuste al momento giusto, proprio quando lo sconforto si faceva avanti. Diana Monaco la sua spalla destra.
Caterina Reviglio Sonnino, esperta nell’arte del ricevere, ha collaborato con le grandi Maison francesi come Hermès, Bernardaud e Saint Louis. Approdata ora nell’editoria con due pubblicazioni, “Madame est servie” e “Le atmosfere di Madame est servie”.
In questo master, come in altre occasioni che mi affascinano, mi butto presa dall’euforia, dalla gioia di imparare, senza però fare i conti poi con la quotidianità e gli impegni già presi soprattutto in questo periodo dell’anno frenetico già di suo.
Iniziano pertanto un tourbillon di idee. Mi metto con calma e controllo nelle credenze di mia mamma e nelle mie il materiale a disposizione, tento i vari abbinamenti, ordino i fiori, riporto su carta le idee per non dimenticarle per strada… e che questa nuovo percorso abbia inizio.
Ieri sera mentre tornavo a casa, pensavo a come introdurre questo post. Assorta, dicevo tra me e me, che siamo sempre molto attente a come presentiamo le nostre ricette nei nostri blog, siamo sempre alla ricerca di piatti particolari, moderni, vintage o broc. Posate sempre diverse, stoffe che si devono abbinare al contesto e a tutto quello che è il set fotografico. Siamo sempre alla ricerca delle perfezione, in questo modo il piatto presentato sarà accattivante e colpirà le future lettrici.
Perchè, allora, non usare le stesse accortezze ed attenzioni per preparare una magnifica mise en place tanto da sbalordire i nostri ospiti?
Vediamo come possiamo fare ed entriamo nel vivo di questo master.
Il nostro compito è quello di preparare tre e ripeto tre mise en place informali per le festività natalizie.
Il Cenone di Natale in stile country, il Pranzo di Natale in stile elegante ed infine un buffet in piedi per Capodanno.
Tra le tre mise en place, quella che subito mi incute terrore era ed è il buffet.
Memore dal primo Master, metto su carta idee, dettagli ed appunti vari onde evitare di creare confusione tra i vari stili e temi.
Oggi parleremo dello stile Country per la Vigilia di Natale.
… ma chi sono gli invitati della mia cena? Non avevo alcun dubbio in merito, sono le mie amiche!
Di solito si festeggia con i famigliari, parenti stretti. Ma non credete che molte volte le amiche valgono di più di tanti parenti stretti? Per me sono quelle splendide donne che a prescindere da tutto ci sono! Siamo un gruppo ben assortito, ma l’affetto che ci lega va ben oltre il significato della parola amicizia.
La Vigilia di Natale, come di consueto, ci si trova per un aperitivo accompagnato da stuzzichini vari, che poi, quasi matematicamente, potremmo definire tranquillamente cena a buffet… ci si scambiano pensierini, auguri ed un caldo abbraccio che vale oltre l’inimmaginabile.
Ognuna di noi ha una o più cicatrici, segnate dalla vita stessa, ma quando ci ritroviamo per qualche ora spariscono.
Pertanto, ho cercato di dare a questa mise en place, l’aspetto campestre, vintage e a volte broc che mi contraddistingue, utilizzando materiali disponibili nel mio giardino e nascosti nelle mie credenze. Fiori di facile reperibilità, per dare quella sensazione di semplicità ma mantenedo l’ eleganza.
Quindi dedico alle mie carissime amiche tutto ciò. Non me ne vogliate.
Iniziamo.
Quando vogliamo invitare più persone ad una cena o ad un pranzo, è sempre opportuno spedire loro un invito, dove potranno trovare data, ora e luogo precisi. E’ sempre gradito, inoltre, dare conferma o meno all’invito ricevuto. Il RSVP ne è l’abbreviazione, dal francese repondez s’il vous plait.
Il dress code scelto per questa cena conviviale è country chic.
Ora pensiamo a come sarà il menù, ponendo attenzione alle intolleranze e stili alimentari dei vostri commensali. Io per ovvi motivi ho scelto un menù di pesce che riporto qui sotto.
L’invito è stato spedito, il menù è pronto, pensiamo ora a come preparare il tavolo.
Nel mio caso ho optato per una tovaglia in cotone bianco, ricamata tono su tono, che richiamasse le decorazioni floreali presenti nei piatti di mia nonna. La tovaglia deve avere una caduta di 30 cm, cioè distanza tra tavolo e sedia. In questo modo i vostri ospiti avranno la tovaglia appena appoggiata alle ginocchia. E’ buon uso utilizzare un mollettone tra tavolo e tovaglia, ponendo attenzione al colore.
Il tovagliolo può essere appoggiato alla sinistra del piatto oppure sopra di esso.
Nel mio caso ho richiamato la decorazione floreale del centro tavola.
I bicchieri vanno posizionati in alto a destra, partendo da quello più piccolo da vino a destra, poi il bicchiere per l’acqua e dietro il flute per il vino dolce, da fine pasto. L’acqua va sempre servita nelle bottiglie di vetro o cristallo (sinceramente sono oscene le bottiglie di plastica).
Il piattino pane si colloca in alto a sinistra.
Il posto tavola consiste nel sottopiatto e nel piatto piano più il piattino o il piatto fondo a seconda della portata. Nel caso fossimo sprovviste del sottopiatto, si dovrà mettere il piatto piano con piatto fondoo piattino piano. Sul sottopiatto va sempre appoggiato il piatto piano mai il piattino o il piatto fondo. Quando si dovrà servire il dessert il sottopiatto verrà tolto.
Per quanto riguarda le posate, partendo da destra si posizioneranno i cucchiai, poi i coltelli con la lama verso il piatto. A sinistra vanno posizionate le forchette, secondo l’ordine di impiego dall’esterno verso l’interno. Le posate per il dessert, cucchiaio e forchetta si dispongono in alto del piatto, in senso orizzontale, partendo dall’esterno con il cucchiaio con il manico a destra a seguire la forchetta con il manico a sinistra.
Il centrotavola più classico è senza ombra di dubbio quello floreale.
La forma e la dimensione del centrotavola devono seguire per regola forma e dimensione del tavolo stesso.
Ricordate che il tavolo deve avere spazi liberi per cestini del pane, caraffe e bottiglie di vino.
Largo spazio alla creatività, ponendo però attenzione alle regole.
Le candele si usano esclusivamente di sera, ad eccezzione del Pranzo di Natale.
Nel mio caso, per il centro tavola ho optato per una tavola di legno lunga 90 cm ricavata da un lungo listello. Con l’aiuto della pistola a caldo ho posizionato candele lunghe bianche, pigne di varie dimensione e tipologia, bacche di rosa canina raccolte nell’argine del canale, bacche varie, edera di due tonalità di verde, gypsophila dorata, anice stellato e stecche di cannella e rami di pino raccolti dal giardino.
Pertanto il mio centrotavola lo possiamo definire homemade.
Per quanto concerne il dress code non è altro che l’abbigliamento consigliato per quel determinato evento, cena o pranzo.
Come padrona di casa opterei per questo abbigliamento, morbido… proprio come le mie forme per sentirmi a mio agio durante tutta la cena.
Nel caso fossi invitata ad una cena dove sia richiesto un dress code Country chic opterei per questo, in questo caso sarebbe il caso di saperlo con largo anticipo in modo da mettermi a dieta ferrea…
Spero che la mia proprosta vi sia piaciuta… a breve il prossimo tema. Il pranzo di Natale.
Grazie Marianna