L’ortica è la pianta da approfondire in questa bellissima Master Class sulle erbe spontanea organizzata dalla Comunity del Calendario del cibo Italiano.
Un grazie infinito a Sergio Rossi, allo chef Alessandro Dentone, al professor Andrea Pieroni, Anna Rita Rossi e Alessandra come al solito professiona e paziente.
Un abbraccio alle mie compagne di Viaggio Daniela e Paola, vi adoro.
E non dimenticate di leggere il post della gn delle Erbe Spontanee
Ciò che è destinato appare essere tanto imprevedibile quanto inevitabile, così scriveva Plutarco e questo siamo noi!
Tre amiche destinate ad incontrarsi unite da una passione e da una filosofia comune.
Volete scoprire qual è?
Seguiteci in questo pomeriggio di sole di Maggio in cerca dell’ortica da trattare con i guanti. 😉
Maggio è il mese migliore per raccogliere questa pianta spontanea che vive in ogni parte d’Italia, è importante raccoglierla prima della fioritura che avviene verso fine maggio, giugno.
L’ortica è una pianta perenne che può raggiungere anche 120 cm. di altezza, che tutti evitano come la peste, per quel fastidiosissimo prurito che infligge a chi malauguratamente la tocca.
E’ infatti l’unica pianta alle nostre latitudini che ha un forte potere urticante, i peletti delle sue foglie si spezzano a contatto con la pelle ed emanano un liquido che irrita.
Il potere urticante delle sue foglie è ciò che la distingue dalla falsa ortica, che fa finta di essere irritante ma invece è innocua 😉
Diciamo che la falsa Ortica non potrebbe nemmeno chiamarsi tale, infatti l’etimologia del nome deriva dal latino Urere bruciare, proprio per la sensazione di bruciore che lascia dopo averla toccata.
Per questo noi tre l’abbiamo trattata con i guanti;)
Rinunciarvi mai! ,
perchè è anche una pianta con importanti proprietà curative e medicamentose.
Dell’ortica si raccolgono i germogli con due o quattro paia di foglioline.
Dai getti laterali spunteranno nuovi getti, così si ha la grande opportunità di poterla raccogliere tutto l’anno.
Vanno consumate solo le foglie giovani, altrimenti a lungo andare i reni potrebbero irritarsi per la forte presenza di calcio carbonato.
Ma come si usa l’ortica in cucina?
Quasi sempre cotta, sbollentata o stufata.
Secca per tisane rimineralizzanti, fortificanti e benefiche per capelli e unghie, oltre ad altre proprietà antinfiammatorie.
Cruda all’insalata, dopo una gran bella lavata e asciugata, deve essere tritata o frullata, come per preparare un pesto.
Anche in succo, l’ ortica fresca è adatta per gli sportivi, dopo intense sudate o per chi segue diete drenanti.
Ora dopo questa bella passeggiata tra i colli, prima di iniziare a cucinare per la cena, ci beviamo una tisana tra amiche per riprenderci dalla sudata 😉
Tisana Orticamenta by Prelibata
3 gr di ortica secca ( 1 cucchiaino da caffè) per 150/200 ml di acqua bollente. Qualche fogliolina di menta fresca per dare maggiore sensazione di freschezza.
Versare l’acqua bollente sopra il filtro con l’ortica e lasciare qualche minuti in infusione.
Per una cura rimineralizzante bere la tisana almeno 3 volte al giorno.
Cin cin all’ortica e cominciamo a cucinare !
Crepes alla farina di carote by Erica di Sapori e Dissapori
130 g di farina tipo 1 macinata a pietra
65 gr farina di carote
100 g di latte
un cucchiaio di olio extra vergine
un pizzico di sale
1 uovo
1 pizzico di noce moscata
100 gr di lamelle di mandorle tagliate a pezzetti
50 di burro
20 gr di tarassaco fresco
per il ripieno:
250 gr di ricotta di capra
300 gr di ortica solo i germogli
50 gr di parmigiano reggiano
olio extravergine di oliva q.b
sale e pepe q.b.
Come preparare l’emulsione di Ortica
200 gr di ortica solo i germogli
olio extravergine di oliva q.b
sale e pepe q.b.
Come preparare il burro al tarassaco
Prendere il burro a temperatura ambiente (la consistenza dev’essere a pomata).
Mondare il tarassaco e tagliarlo sottilmente
Aggiungerlo al burro e mescolare bene.
Mettere il composto in frigo per 30 minuti in modo che si rapprendi
Come preparare le Crepes
Inserite farina, latte, olio, sale, noce moscata, in un frullatore e frullate per circa un minuto.
Riponete in frigorifero a riposare per 30 minuti circa.
Trascorso il tempo necessario, estraetelo dal frigorifero, prendete una padella antiaderente per crepes, di circa 18 cm. di diametro.
Ungetela con un filino d’olio, scaldatela e versatevi un mestolo di pastella al centro inclinando e ruotando la padella in modo tale da distribuire il composto su tutta la superficie.
Fate attenzione ad essere molto rapidi in questo passaggio, poiché il composto tende a cuocersi velocemente.
Come preparare il Ripieno
Lavare e pulire le ortiche, sminuzzarle per bene.
300 gr serviranno per il ripieno, 200 gr per l’emulsione.
In una padella antiaderente fate saltare l’ortica sminuzzata con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva per 2 minuti, il tempo necessario per farle leggermente appassire.
Lasciar raffreddare per 10 minuti.
Aggiungete alla ricotta, i 300 gr di ortiche saltate, il parmigiano, lasciandone un cucchiaio da parte per la doratura, 80 gr di lamelle di mandorle tagliate a pezzetti e q.b. di sale e pepe.
Mescolate bene il tutto.
Prendete le crepes, aggiungete un cucchiaio di ripieno e chiudete a fagottino, legando l’estremità con della pellicola resistente al forno o della carta d’alluminio.
Procedere riempiendo tutte le crepe.
Accendete il forno a 180°.
Mettete i fagottini in una pirofila.
Aggiungete dei ciuffetti di burro aromatizzato al tarassaco e un cucchiaio di parmigiano reggiano, infornare a forno caldo per 8 minuti, cospargere con le lamelle di mandorla rimaste e finire la doratura.
Nel bicchiere del mixer, aggiungete i 200 gr di ortiche, un pizzico di sale e pepe.
Frullando aggiungete a filo dell’olio extra vergine di oliva, in modo da creare un’emulsione vellutata.
Impiattare le crepes con sotto l’emulsione di ortica.
Come contorno, dopo queste meravigliose Crepes vi proponiamo:
Insalatina dell’amicizia by Timo e Lenticchie con erbe spontanee e dell’orto
Ingredienti
erbe spontanee e fiori:
qualche fiore di sambuco
qualche pratolina
qualche petalo di papavero
foglie di Silene
foglioline di falsa ortica
foglie di dente di cane
foglioline di Portulaca
Dall’orto:
qualche fiore di zucca
una manciata di Songino
una manciata di insalata barba di frate
due rapanelli
emulsione di olio, limone, sale, pepe qualche goccia di cotto di fichi.
Abbiniamo a queste pietanze un vino vivo un Bianco Piemontese Gavi Docg Biodinamico , equilibrato e dotato di fresca acidità che ne amplifica la persistenza e ne favorisce la bevibilità, con finale leggermente ammandorlato che bene si sposa alla cena da noi pensata.
In ordine di portata Paola, Erica e Daniela
Ragazze siete state bravissime in questi piatti traspare la sinergia creatasi fra di voi, tre varianti per utilizzare la stessa erba, bravissime! Un abbraccio
Complimenti davvero per queste vostre ricette che denotano una gran conoscenza del mondo delle erbe!!! Crepe superlative e foto bellissime!!! Bravissime!!!
E’ stato proprio bello orticare con voi.. alla prossima erba spontanea, che ne dici di finocchiare 😉
Tre amiche tra le ortiche non si pungono ma fanno un piatto straordinario che incarna la primavera. Grazie di cuore.
Che bontà avete preparato!! Se avete potuto orticare in compagnia, vi sarete divertite. Le passeggiate all’aperto sono quanto di più rigenerante … lo stare assieme e condividere:il segreto della felicità. Io e Katia eravamo a più di 500 km di distanza, ma ache noi, abbiamo lavorato bene insieme. Il feeling se c’è, c’è sempre. Una bella esperienza, da ripetere 😉
Splendide foto per bellissime ricette
siete il trio delle meraviglie e questa cena mette allegria solo a vederla- e un’allegria “buona”, di quelle che sottintendono armonia con se stessi e con la natura. Avete messo le erbe al centro della vostra ispirazione, rispettandole nelle loro proprieta’ (quell’insalata e’ un piccolo capolavoro) e decinandole in una versione contemporanea, raffinata e coloratissima. Grazie per aver partecipato con questo entusiasmo e speriamo di rivederci, in qualche prossima volta!
Meno male che all’inizio avevamo paura di fare anche solo una ricetta con le erbe…
Aaah… bravissime, voi vi siete unite con l’ortica creando tre piatti diversi! Pensa che io a vent’anni rimasi sconvolta nel sapere che con quell’erbaccia odiosa con cui mi era sfracellata gambe e braccia da piccola, ci si poteva fare un risotto gustosissimo…. Ma al risotto ero rimasta! Qui mi si è aperto un mondo! Questo corso è stato meraviglioso, ho imparato un sacco di cose e ho potuto ammirare pi da vicino voi splendide compagne di corso! Un bascio e alla prossima masterclass
Il titolo è troppo bello, ma la ricetta ragazze mie è qualcosa di stupendo.
Questo Master sulle erbe spontanee ci ha insegnato tanto e che bel lavoro di squadra abbiamo fatto! 🙂
Quanti colori e che allegria! Brindo con voi e la tisana di ortica!
Vi ho seguito in questo master e sono felicissima di aver scoperto le vostre ricette. Sono preziose e bellissime. Grazie a voi alla fine è come se anche noi avessimo preso parte! Un saluto.