Potrebbe sembrare un piatto estivo, ma chi come me ha la fortuna di avere un piccolo orticello, sa benissimo che il ravanello lo si semina in piena terra a fine agosto e dopo circa 60 giorni lo si può raccogliere. Di norma utilizziamo solamente la radice. Le foglie, invece, sono ottime per preparare un semplicissimo e buonissimo pesto, abbinate a dei formaggi stagionati e a della frutta secca.
A decorazione gli ultimi fiori di zucchina, prima di essere “sfrattati” dall’orto per dare spazio alle coltivazioni invernali.
Oggi festeggiamo grazie al Calendario del Cibo Italiano di AIFB, la giornata nazionale della pasta. Madrina d’eccezzione la bravissima Tamara Cinciripini del blog Perle e Ciambelle.
Io ho utilizzato dei paccheri rigati di Gragnano. Un connubio perfetto.
Oggi la pasta la si festeggia, anche, a livello mondiale (World Pasta day), e a quanto sembra diventa addirittura maggiorenne, visto che sono trascorsi 18 anni dalla prima edizione di Napoli, la quale ha fissato come data proprio il 25 ottobre per celebrare questo meraviglioso alimento, simbolo della dieta mediterranea. Da allora, la pasta ha avuto un aumento di produzione del quasi 57%, passando da 9,1 a 14,3 milioni di tonnellate.
La città che quest’anno ospiterà eventi e manifestazioni in onore della Pasta sarà Mosca, pertanto a sigillo di queste due grandi nazioni il cavallo di battaglia dell’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane hanno recuperato una ricetta must degli anni ’80, la pasta alla vodka. Ricetta ricercata sopratutto negli Usa, dopo quella della pasta alla bolognese.
Ingredienti:
160 gr di foglie di ravanello;
50 gr di parmigiano reggiano a pezzi;
100 gr di Asiago stravecchio di malga;
80 gr di noci;
olio extravergine di oliva q.b.
sale q.b.
320 g di pasta;
sale grosso.
Procedimento:
Lavate accuratamente le foglie di ravanello ed asciugatele con un canovaccio e riponetele all’interno della ciotola del mixer. Aggiungete i formaggi spezzati grossolanamente, le noci, un pizzico di sale e l’olio extra vergine di oliva a filo, fino ad ottenere una crema omogenea, simile al pesto genovese.
Nel frattempo portate a bollore l’acqua. Salatela e buttate la pasta. Scolatela al dente mi raccomando e conditela con il pesto appena preparato. Decorate a piacere e servite.
Buon appetito.
Marianna
Bella la tua pasta! Conosco le foglie di ravanello, mia madre le aggiunge nell'insalata, ma per i miei gusti il loro sapore è un troppo forte. Invece l'utilizzo che ne fai tu mi ispira tanto, mi piace molto l'idea di usarle per farne un pesto! Bravissima! Un bacione
Non ho mai assaggiato le foglie di ravanello, ma la tua ricetta mi ispira tantissimo! 🙂
Grazie mille cara per aver contribuito con questa bella ricetta! Un abbraccio!
Che originali Marianna, mi piacciono molto.
Buona giornata della pasta anche a te
Tiziana
Cara Marianna, il pesto di foglie di ravanello mi incuriosisce tantissimo se solo avessi trovato le foglie lo avrei già provato. Visto che l'hai già sperimentato tu quando vorrò farlo verrò sul vostro blog a prendere in prestito la ricetta. Un bel contributo, brava! Un saluto "esteso"..