A San Martino ogni mosto diventa vino
Recita così un vecchio detto popolare in molte regioni d’Italia.
E’ un’occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda, appunto, stappando il vino appena maturato e accompagnato da castagne o caldarroste.
Sebbene non sia praticata una celebrazione religiosa a tutti gli effetti (salvo nei paesi dove san Martino è protettore), la festa di San Martino risulta comunque particolarmente sentita.
Nel nord Italia, specialmente nelle aree agricole, fino a non molti anni fa tutti i contratti (di lavoro ma anche di affitto, mezzadria, ecc) avevano inizio (e fine) l’11 novembre, data scelta in quanto i lavori nei campi erano già terminati senza però che fosse già arrivato l’inverno.
Per questo, scaduti i contratti, chi aveva una casa in uso la doveva lasciare libera proprio l’11 novembre e non era inusuale, in quei giorni, imbattersi in carri strapieni di ogni masserizia che si spostavano da un podere all’altro, facendo “San Martino”, nome popolare, proprio per questo motivo, del trasloco.
Ancora oggi in molti dialetti e modi di dire del nord “fare San Martino” mantiene il significato di traslocare.
San Martino morì l’8 novembre ma la data della sua sepoltura è l’11. Questa data è diventata una festa straordinaria in tutto l’Occidente, grazie alla sua popolare fama di santità e al numero notevole di cristiani che portavano il nome di Martino.
Nel Concilio di Mâcon era stato deciso che sarebbe stata una festa non lavorativa.
Dal vino novello alla fine dei contratti agricoli stagionali, le tradizioni in Italia.
Per questo giorno ho deciso di rivisitare una torta tipica anglosassone con un ripieno che sa di veneto e di campagna.
Pie ripiene di zucca, papate americane e radicchio trevigiano, in perfetto accompagnamento ad un buon bicchiere di vino novello.
Ingredienti per 4 persone per ottenere 8 Pie di San Martino
Per la base
250g di farina
125g di burro senza lattosio
60 ml d’acqua fredda
1 pizzico di sale
Per il ripieno
200 gr di polpa di zucca
2 patate americane piccole
200 gr di radicchio trevigiano
1 uovo sbattuto
Procedimento
Aggiungere il burro alla farina e lavorare con le dita fino a creare un composto sabbioso poi unire il sale e l’acqua poco per volta. Amalgamare bene fino a formare un composto liscio.
Avvolgere nella pellicola e lasciar riposare un’oretta.
Cuocere al vapore la zucca pulita e tagliata a tochetti, arrostire le patate americane, fa appassire in padella del radicchio trevigiano tagliato a tochetti.
In una ciotola schiacciare la polpa di zucca e le patate americane, per ultimo aggiungere il radicchio salare e pepare, mescolare.
Sbattere l’uovo che servirà per spennellare le pie.
Accendere il forno a 180°C.
Stendere la pasta sfoglia e ricavarne dei dischi dal diametro di 12 cm.
Prelevare con un cucchiaino del composto e riempire di dischi, chiudere con un altro disco, schiacciare bene i bordi con una forchetta per far aderire le due parti.
Con un coltello praticare 4 incisioni, spennellare ogni pie con un po’ di uovo sbattuto, infornare tutto per almeno 15-20 minuti o fino a quando le pie saranno ben dorate.
Abbinare con un buon bicchiere di vino novello.
Buon San Martino
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Erica ..come sempre mi fai venire fame … buonissimi i Pie e bella la storia che non conoscevo 😉 Somara me !