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Sarde alla Beccafico…vestite a festa

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Oggi per il Calendario del Cibo Italiano AIFB, inizia la settimana del pesce azzurro, magnifica ambasciatrice Cristina Galliti, leggete qui il suo post.

E’ un pesce marino, normalmente si chiama Sarda o Sardella quando la si prepara fresca, sadina quand’è conservata sott’olio.
La si pesca principalmente tra marzo e settembre, con reti a strascico.
La sardina ha carni gustose, ma piuttosto grasse.
Per questo pesce, le ricette tradizioni regionali sono molteplici, soprattutto venete e meridionali.
La ricetta che ho deciso di proporvi oggi è una ricetta ripica della sicilia.

Le sarde a beccafico sono preparate secondo un’antica ricetta siciliana che ricorda il nome di un uccello ghiotto di fichi che viene, a sua volta, preparato ben farcito. Anche le sarde allora, proprio perché ripiene di un’abbondante farcia agrodolce, sono chiamate ‘a beccaficu’.

Ingredienti: Per 4 persone
1 kg di sarde di grandezza media
100 g di pane grattugiato
40 g d’acciughe dissalate
40 g d’uva passa
30 g di pinoli
50 g di prezzemolo
8 cl d’olio extravergine di oliva
10 g di zucchero
foglie di alloro q.b.

 

Procedimento

Pulire le sarde, privarle della testa, aprirle e diliscarle facendo attenzione a mantenere i due filetti uniti.
Lavare i filetti aperti e lasciarli sgocciolare. In una padella far rosolare con un filo d’olio a fuoco medio il pane grattugiato senza fargli prendere troppo colore.
Nel frattempo far rinvenire in acqua l’uva passa, cioè lasciarla immersa in acqua fino a che non risulterà morbida, ma non disfatta.
Quando il pane sarà rosolato aggiungere le acciughe tritate, i pinoli, e l’uva passa.
Ultimate il composto con il prezzemolo tritato, una o due foglie d’alloro sminuzzate, e condire il tutto con un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Il preparato ottenuto deve risultare ben omogeneo e non troppo umido.

Riepire i filietti con il composto ottenuto. Arrotolarli delicatamente e fermarli con uno stecchino, in modo che il composto non esca. Adagiare i filetti chiusi su di una pirofil, infornare con forno caldo a 170°C per 10 minuti.
Una volta cotta lasciar raffreddare, avvolgere una foglia di alloro per ogni filetto.

 

Piatto ottimo da servire per un aperitivo accompagnato da un vino bianco secco o nel mio caso sempre e comunque bollicine di Franciacorta.

Il Pesce, Slow Food Editore

9 Responses

    1. Grazie Cristina del tuo impegno costante per far conoscere e mangiare un patrimonio italiano che è il pesce azzurro.
      Nel mio piccolo ho voluto contribuire.
      Un abbraccio
      Erica

  1. anche se è da poco passata l'ora di pranzo, che voglia di mangiarle! e immagino che una tiri l'altra!

    1. Come dice sempre mia nonna, golosa di sardine, fanno bene a tutte le ore.
      Grazie alla prossima
      Erica

  2. Adoro le sarde in ogni loro interpretazione, ma non so come mai non ho mai preparato questa meraviglia che è sempre in cima alla lista dei piatti da fare
    Adesso non ci sono più scuse devo proprio provare la tua versione a festa, l'acquolina è al massimo grazie
    Ciao Manu

    1. Ciao Manu e se ti dicessi che anch'io le ho preparate in mille modi, ma questa è la 1° volta alla Beccafico ?
      Non si finisce mai di imparare…almeno io.
      Alla prossima
      Erica

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