MTChallenge, Pesce, Primi piatti, Territorio

Spaghetti integrali Senatore Cappelli con ragù di orata, schie e briciole di taralli al farro integrale.

IMG_2829

Ripartono le sfide mensili di MTChallenge e Cristina Galliti del blog “Poveri ma Belli e Buoni” vincitrice della sfida 66 ci propone per la sfida 67 la “Pasta col pesce”.

IMG_2834

Cristina ha chiesto di descrivere oltre che alla ricetta, tutto ciò che ci ha portato a realizzarla.

Sono e sarò sincera, nel bene e nel male, come sempre del resto.

IMG_2802

Avevo tante idee e molto confuse, solo un ingrediente aveva preso il sopravvento, l’orata. L’unico modo per poter fare chiarezza a tali idee era quella di partire per il mercato del pesce di Chioggia. Sapevo che volevo utilizzare pesce locale, sapevo che non volevo stra-fare, sapevo che volevo usare una pasta integrale… Nel tragitto di circa 60 km che dividono casa mia da Palazzo Granaio in Corso del Popolo a Chioggia, le idee iniziavano ad essere sempre più chiare.

Solitamente parto in modo da essere al mercato per le 07:00 del mattino, sabato però ho dovuto accompagnare Elena a scuola e pertanto partire oltre due ore dopo senza Erica, mia inseparabile compagna di viaggio. Arrivo a Chioggia, una leggera aria frizzantina e profumo di salsedine nell’aria. Entro al mercato e vado diretta dal mio pescatore di fiducia, Cristian. Un ragazzo sulla quantina, come me. Di lui apprezzo la sincerità. La prima volta che andai, mi disse che se lui non avesse il pesce di cui necessitavo di chiedergli ugualmente, mi avrebbe indirizzato da pescatori di sua fiducia.

IMG_2804

… ma Cristian aveva le tanto desiderate orate, brillavano come diamanti. Le prendo! Ho preso anche della cannocchie per fare un bel risotto (volevano venire a casa con me Cristina, credimi), delle sarde da fare al forno e fritte… la loro morte! Cristin non aveva le schie… pertanto mi diressi verso un altro banco.Trovateeee… erano spettacolari! Ok, in teoria avrei tutto e potrei tornare a casa… e no caspita faccio 60 km per non fare nemmeno un pochino di scorta… quindi prendo, seppie, razze, sogliole, gamberoni, tranci di tonno, capesante per Elena. Erica desiderava da tempo provare il Gò… trovatoooo! Prendo anche quello.

IMG_2805

Metto tutto nella scatola di polistirolo e con un sorriso a 56 denti parto verso casa.

Sono nata e cresciuta in campagna, amo mangiare pesce, ma la mia esperienza culinaria è abbastanza “ristretta”, pertanto Cristina, di certo sapevo solo che avrei utilizzato prodotti del territorio e pesce pescato nell’Adriatico.

Gli aromi utilizzati per il fumetto di pesce li ho raccolti nell’orto. Per la pasta ho utilizzato degli spaghetti biologici di farina Senatore Cappelli integrale.

IMG_2819

INGREDIENTI per 2 persone:

160 g di spaghetti di farina Senatore Cappelli integrale;

1 orata;

10 taralli di farro integrale;

una manciata di schie;

1 carota;

2 scalogni

aromi freschi (prezzemolo, erba cipollina, salvia, origano);

pepe di sichuan;

sale.

PROCEDIMENTO:

Sfilettate l’orata. Togliete la pelle e riducete a piccoli dadini. Mettete dell’acqua fredda in una casseruola dai bordi alti. Inserite la lisca dell’orata, gli aromi, la carota e due scaloghi. Portate ad ebolizione, salate e pepate. Abbassate il fuoco e fate sobbollire per circa 30 minuti. Filtrate il fumetto.

In una padella con un filo d’olio cuocete l’orata tagliata a dadini. Togliete il ragù di orata e mettete da parte.

Sbricciolate 10 taralli di farro integrale e tostateli in una padella antiaderente.

In una grande padella mettete 3 mestoli di fumetto di pesce, aggiungete gli spaghetti e portate a cottura aggiungendo fumetto quando necessita. Rimestate di continuo gli spaghetti. A cottura quasi ultimata aggiungete il ragù di orata. Fate saltare gli spaghetti, aggiungete le schie e una manciata di briciole di taralli.

Saltate gli spaghetti, ponendo attenzione a non far restringere troppo il sugo.

Impiattate gli spaghetti, decorate il piatto con poche briciole di taralli e servite.

Buon Appetito.

Marianna

mtc_67

 

 

 

2 Responses

  1. Grazie Marianna per questa ricetta che mi dedichi con tanto affetto, che naturalmente contraccambio. 60 km (a tratta?!!) per approvigionarsi di pesce fresco è sinonimo di grande passione!!
    L’orata non è un pesce povero ma bello e buono sì!!! E le schie!!! Che amarcord pazzeschi in terra veneta…qui sul Ligure/Tirreno ce le sognamo!!
    Bellissima proposta, bravissima! E grazie di cuore!

  2. Io ci leggo tanta passione in questo piatto, la dedizione alla terra Veneta che amiamo.
    Le schie sono una chicca non da tutti, particolari e sublimi.
    Complimenti, io lo gusterei volentierissimo 😉

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Your name *

Your website *

Comments *