Giuliana del blog La Gallina Vintage da vincitrice propone per la sfida nr. 64 dell’Mtchalle a suon di Terrine.
Appena letta la sfida, un attimo di esitazione sinceramente c’è stato, sarei falsa se dicessi il contrario. Ma il bello dell’Mtc è imparare e crescere. Pertanto mi metto in discussione. Non sapendo da che parte iniziare, decido di acquistare un libro ben specifico, tanto per capire come muovermi e come partire. Acquisto anche la terrina, poiché ne sono sprovvista. Parto come sempre con mille idee. Pertanto vado dal mio macellaio di fiducia e chiedo se è possibile reperire delle anitre selvatiche, alzavole, agnello e capretto. Ti faccio sapere la sua risposta…
Intanto cerco di capire con che cosa abbinare le varie tipologie di carni. Nel frattempo una festa di laurea in fase organizzativa e preparativa, giorni frenetici… ritorno dal macellaio ma di anitre selvatiche ed alzavole resta solo la possibilità di acquistarle congelate, capretti ed agnelli disponibili solo dall’ultima settimana di marzo.
Porca puzzola!!! Tutto da rifare… Ma mai abbattersi, mai!!! Caro il mio macellaio mi dai una bella faraona e giusto un pezzo di salamella, che mi è venuta or ora una bella idea. Porto a casa la faraona e chiedo a mia mamma se per cortesia, mi aiuta in questa sfida. Le chiedo di togliere la pelle dalla faraona, disossarla e macinare la carne.
Nel pomeriggio la Siura Franca procede e alla sera tornata dal lavoro ci mettiamo all’opera. La mia cucina era ed è tutt’ora sommersa dalla confusione, visto che le opere di tinteggiatura si dovevano fare proprio adesso… e non entro nell’argomento che è meglio… pertanto mi sposto nella sede distaccata, cioè casa di mia mamma. Franca forza che facciamo la terrina. Mia mamma risponde… “Guarda che io non so neppure da dove iniziare”. Bene siamo in due.
Iniziamo che qui tanti sono i passaggi e le cose da fare…
TERRINA DI FARAONA (io ho utilizzato uno stampo da 16x9x5):
10 fette di lardo;
1 faraona di circa 2 Kg;
50 gr di salamella;
50 gr di anacardi;
50 gr di mirtilli disidratati;
10 prugne denocciolate;
aghi di rosmarino sminuzzati;
2 rosole;
3 fette di lardo tagliate a listarelle;
sale e pepe.
Dopo aver tolto la pelle alla faraona, disossatela e con l’aiuto di un trita carne tritate la polpa. Mettetela in una ciotola ed unite la salamella, gli anacardi, i mirtilli disidratati, gli aghi di rosmarino sminuzzati, le fette di lardo tagliate a listarelle il sale e il pepe. Amalgamate bene il tutto. Prendete la terrina e rivestitela con le fette di lardo, adagiate una parte di composto e premetelo per bene. Sistemate ora le prugne tagliate a metà e disponetele sopra, mettete un altro strato di carne, le rosole mondate, lavate ed asciugate e terminate con l’ultimo strato di composto. Coprite con le fette di lardo e qualche ago di rosmarino. Mettete in forno a bagnomaria e portate a cottura.
La mia faraona non era poi così giovincella, basti pensare che abbiamo trovato un uovo al suo interno, pertanto i tempi di cottura si sono prolungati oltre quello che pensavamo.
Prima cottura in forno a 180° per circa 40 minuti, per poi terminare nel forno della stufa. Abbiamo smesso di alimentarla con la legna, pertanto il termometro del forno segnava 150°, ma sapevamo che la temperatura sarebbe scesa rapidamente tenendo comunque una temperatura controllata fino alla mattina successiva. E qui lasciatemelo dire… abbiamo fatto BINGO! Cottura perfetta!
La mattina successiva abbiamo messo 2 kg di farina sopra la carne per compattare il tutto e messa a riposare in frigo per un giorno.
CARLETTI STUFATE (Scrisioi in tecia)
500 g di carletti di campagna;
1 scalogno;
olio extravergine di oliva;
sale e pepe.
Fate imbiondire lo scalogno nell’olio, aggiungete i carletti, salate, pepate e portate a cottura. (10-15 minuti massimo)
CICCIOLI DI PELLE DI FARAONA
Tagliate la pelle della faraona a pezzettini. Prendete una padella anti aderente, mettete del sale grosso, del rosmarino e la pelle tagliata a pezzettini. Man mano che la pelle rilascia il suo grasso, eliminatelo fino a quando i ciccioli saranno croccanti. Lasciate raffreddare.
Il grasso che andrete ad eliminare lo potrete utilizzare per fare dell’ottimo pane casereccio.
SALSA ALLE FAVE
200 g di fave fresche;
olio extravergine di oliva;
sale.
Sgranate le fave fresche e fatele bollire per pochi minuti. Immergetele in acqua e ghiaccio. Frullate le fave con l’olio aiutandovi con un frullatore ad immersione e fate una salsa. Salate.
Alla prossima.
Marianna
E no, non vale far disossare la faraona alla mamma!!!’se lo scopre Patrizia hahaha
Scherzi a parte, bellissima terrina e quei ciccioli, troppo forte come idea!!!
Effettivamente hai ragione… avrei dovuto farlo io!!! Ma a volte è bello mettersi in cucina con la propria mamma, a volte si danno tante cose per scontato che magari quei momenti di condivisione mancano e rincuorano, vista la frenesia della quotidianità… Sei sempre tanto cara Cristina, spero di rivederti presto!!! Un forte abbraccio!
Nella tua terrina c’è il sapore acidulo dei mirtilli, il gusto grasso e confortante della salamella e dell’anacardo e la persistenza della faraona, carne che amo e che cucino spesso. A me piace molto: è una delle terrine che riproporrei, mi pare molto bilanciata Mari. Ed esteticamente rende.
Brava! Un abbraccio!!
Lidia
Tesoro mio bello….. tu sei di parte… ma sempre sincera ed onesta, dote che ammiro ed apprezzo infinitamente! Porto a casa i tuoi complimenti perchè so che partono dal cuore. Un super abbraccio.
Ecco io una cosa del genere non sarei mai nemmeno riuscita ad immaginarla stando seduta a tavolino per 10 giorni, e invece a te è bastato entrare dal macellaio! Per questo amo l’mtc, è pieno di donne con una mente meravigliosa! Erica è davvero un capolavoro e sapere che ti ha aiutato tua mamma mi fa provare un po’ di sana invidia! La mia non saprebbe nemmeno da dove inizia a disossare una faraona, anzi, credo che non l’abbia nemmeno mai vista nella sua cucina! Un caro abbraccio!
Cara Alessandra, abito in aperta campagna, davanti a me il nulla… e gli animali da cortile hanno sempre fatto parte della mia famiglia e tradizione, quindi la faraona è sempre presente, un po come il pollo… Mia mamma è molto brava, devo essere sincera… e la collaborazione a volte in cucina crea sintonia ed amore… un po come noi dell’Mtc. Ti ringrazio tanto per essere passata, a presto. Un bacio.
I ciccioli di pelle di faraona?!? ma che idea, oltre alla terrina…!!
Ciao Gaia… non dovrei dirlo… ma sono di una bontà che non ti dico, tipo le ciliegie uno tira l’atro… Della serie non si butta via nulla. Grazie mille per essere passata. Un forte abbraccio e a presto!
bella e sicuramente buona la tua terrina, amo la carne di faraona e la trovo molto adatta per le terrine, per la sua delicatezza. Bella l’idea dei ciccioli! Complimenti!
Grazie mille Giuliana per essere passata!!! I ciccioli sono stati un’idea dell’ultimo minuto, diciamo un tocco di agreste.. Un abbraccio.
wow e wow!
questa terrina dev’essere strepitosa!!
La carne della faraona a me piace già moltissimo, ma poi tutto quel buono che ci hai messo insieme!
mi piace molto!
ciao
elisa