Per me una ricetta del cuore, è una preparazione che non solo si ama alla follia, ma è una preparazione ce si studia che si prova e si riprova, ecco perché nel giorno di San Valentino ho scelto come ricetta del cuore la torta di riso, in questa versione monoporzione.
Seguitemi in questo viaggio dei ricordi
Una ricetta che inseguo da 30 anni
Fin da quando ero piccola e per piccola s’intende 2 anni, al mio compleanno la mamma mi faceva preparare la torta di riso da una pasticceria della mia città.
Allora le ricette dei pasticcieri erano segrete, nessuno sapeva come questa torta venisse preparata, ma a me poco importava perchè finchè me la preparavano io ero contenta.
Al sabato mattina si andava con mamma e nonna al mercato e tappa fissa era la pasticceria, pastina al riso e succo di frutta all’albicocca, rigorosamente.
La pasticcerai era bellissima, arredi d’epoca, vasi di vetro grandi che contenevano biscotti e caramelle, considerate che quell’edificio è ora un bene storico.
Ecco una vecchia foto di come si presentava l’edificio dall’esterno. Era proprio sul corso principale della città, si passeggiava e si entrava per un dolcetto.
Insomma tutti abbiamo delle manie io ne ho un po’ di più degli altri, non vorrete uccidermi o rinchiudermi per questo giusto ?
Ebbene la mia vita scorre tranquilla fino ai 13 anni, anno in cui il pasticciere ormai anziano e stanco (75 anni) decide di chiudere baracca e burattini.
E’ stata una tragedia per me s’intende, le ricette segrete le conoscevano solo i collaboratori i cosidetti “bocia di bottega”, ne ho scovato uno che replica alcune ricette del vecchio pasticcere, ma purtroppo non questa.
L’inizio della ricerca
E’ cominciato così per me un calvario, un calvario dolce però, fatto di ricerca e assaggi.
Quando entro in una pasticceria e vedo che propone un dolce o pasticcino al riso lo osservo e lo provo, ma puntualmente resto delusa, non assomiglia minimamente a quel sapore anche ancora sento in bocca dopo 30 anni.
Chiudo gli occhi mi estraneo da tutto e sento….din din la campanella che suona quando la prova della pasticceria si apriva e subito un profumo di vaniglia e zucchero ti investivano, giravo velocemente gli occhi verso destro e le vedevo tutte in fila che mi sorridevano come per dire, “eccoti finalmente sei arrivata.” Dolci ricordi di un tempo passato che purtroppo oggi vedo che pochi bambini vivono, ed è un peccato.
Ma non demordo, comincio anch’ io a provare ricette.
Provo, assemblo, mescolo ricette, aggiungo e tolgo, intanto altre pasticcerie aprono con un dolcetto al riso che provo ma niente da fare.
Ho passato momenti di scoramento e mi dicevo, ma è possibile che non ci riesco a replicarla sono 5 ingredienti in croce…niente da fare !!!
Insomma per farvela breve ho provato e riprovato per anni. Adesso credo di essere arrivata ad un buon risultato, ma non è come quella.
La mia ricerca continua !!!
Ho voluto cogliere l’occasione di utilizzare il riso di Baraggia DOP per capire che risultato otterrò
Ingredienti per la pasta
400 gr. farina
125 gr. burro
125 gr. zucchero
2 uova
1 cucchiaino di lievito
1 bacca di vaniglia
Ingredienti per il ripieno
1 lt di latte intero fresco (io per questa torta prendo latte crudo appena munto)
200 gr di riso Baraggia DOP
150 gr di zucchero
3 tuorli d’uovo
pizzico di sale
Procedimento
Preparare la pasta frolla manualmente o con la planetaria, formare la classica palla e metterla in frigo fino all’utilizzo.
Portare ad ebollizione il latte con lo zucchero e la bacca di vaniglia, aggiungere il riso e far cuocere fino al completo assorbimento del liquido.
Si formerà una crema densa.
Togliere la bacca di vaniglia e far raffreddare il tutto.
Quando il ripieno sarà quasi del tutto freddo aggiungere uno alla volta i turli d’uovo.
Prelevare 3-4 cucchiai di impasto e frullare il tutto.
Prendere la frolla dal frigo farla stemperare per qualche minuto, stenderla e foderare una teglia da 24 cm di diametro oppure delle monoporzioni.
Mescolare il composto frullato a quello ancora integro.
Foderare gli stampini con la frolla, riempire con il composto di riso e mettere in forno a cuocere per circa 40 minuti a 170°.
La torta sarà pronta quando la superficie comincerà a colorare.
Se dovesse scurirsi troppo velocemente coprire con la carta stagnola.
Spero che la mia versione sia di vostro gradimento, se avete suggerimenti e miglioramenti da apportare alla ricetta fatemelo sapere, sono sempre alla ricerca della ricetta perfetta dei miei ricordi.