Purtroppo quando acquisto le piantine da mettere a dimora nell’orto, che sia per il periodo estivo che per quello invernale, esagero!!! Papà cosa dici quante piantine prendo di cavolo e di radicchio? Marianna non prenderne tante… va bene papà! Macchina carica di piantine di ogni tipo e varietà!!! Questa sono io esagerata…in molte cose!!! Quindi il mio orto offre ancora cavolo nero e cavolo cappuccio viola. Che fare con cotanto cavolo??? Ok ci facciamo una simil-ribollita. Il sabato sera metto in ammollo i fagioli cannellini, la domenica mattina vado nell’orto con Elena e raccogliamo cavolo nero e cavolo verza. Poi Elena si accorge di un bellissimo cavolo romanesco… e raccogliamo anche quello, ma questo me lo mangio in altro modo. Ok, le verdure ci sono, biologiche e a km 0.
INGREDIENTI:
500 gr di fagioli cannellini;
1 bel ciuffo di cavolo nero;
2 piccoli cavoli verza;
1 cipolla grossa;
2 carote;
2 patate;
3 zucchine;
3 cucchiai di passata di pomodori;
pane raffermo;
sale, pepe ed olio evo q.b.
PROCEDIMENTO:
La sera precedente mettete in ammollo i fagioli in abbondante acqua fredda.
Risciacquateli in acqua corrente e poneteli in una capiente casseruola con due foglie di alloro, un gambo di sedano, un piccolo rametto di rosmarino, uno spicchio d’aglio e uno scalogno e portate a cottura.
Scolate i fagioli e tenete da parte l’acqua di cottura.
Rosolate la cipolla nell’olio, aggiungete le carote, le patate e le zucchine, tutte rigorosamente tagliate a dadini. Aggiungete successivamente il cavolo verza e il cavolo nero, tagliati grossolanamente, facendo attenzione a togliere le parti più dure e coriacee. Aggiungete l’acqua di cottura dei fagioli ed una parte di essi e lasciate cuocere per circa 2 ore.
Successivamente passare al passaverdura i restanti fagioli ed aggiungerli alle verdure cotte in precedenza.
Sbricciolare il pane, ed in una casseruola in coccio mettere alternare uno strato di zuppa ad uno di pane e date tempo al pane di inzupparsi nella zuppa.
Prima di servire, rimestare la zuppa e servire con una spolverata di parmiggiano reggiano e un filo d’olio.